sei nella sezione   Nutrizione
Pubblicato da Staff N&S

Interventi chirurgici per dimagrire: quale scegliere?

Oggi sono disponibili vari tipi di intervento per dimagrire. Il primo intervento eseguito con l’intento di indurre una riduzione del peso corporeo è stato il bypass digiuno-ileale, eseguito per la prima volta da Payne nel 1969. Prima di quella data non si pensava che un intervento chirurgico potesse ridurre il peso.

Tabella 12.4. Procedure chirurgiche e relativo meccanismo d’azione.

Procedura

Frequenza

Meccanismo del dimagrimento

 

Malassorbimento dei nutrienti

Restrizione/sazietà precoce

Bendaggio gastrico

45%

-

+++

Sleeve gastrectomia

25%

-

+++

Bypass gastrico

20%

++

++

Diversione biliopancreatica

15%

+++

+

Quanti tipi di intervento sono disponibili per ridurre il peso?

Gli interventi più utilizzati per la riduzione del peso sono quattro (tabella 1):

  1. Bendaggio gastrico;
  2. Sleeve gastrectomy;
  3. By-pass gastrico;
  4. Diversione biliopancreatica;

Il bendaggio gastrico è l’intervento più eseguito in Italia ma la diffusione di queste quattro procedure presenta notevole variabilità a livello mondiale: per esempio il bendaggio gastrico è poco utilizzata negli USA, dove la procedura più frequente è invece il bypass gastrico. Per contro, la diversione biliopancreatica è quella meno utilizzata a livello mondiale ma è molto diffusa in Italia, visto che questo tipo di intervento è stato messo a punto all’Ospedale San Martino di Genova dal prof. Scopinaro, un centro di eccellenza nel quale si sono formati molti chirurghi bariatrici italiani.

Quale è l’intervento chirurgico migliore per ridurre il peso?

La prima domanda che il paziente fa al chirurgo riguarda il tipo di intervento: “che intervento devo fare? Quale è l’intervento più sicuro e che fa perdere più peso?” Purtroppo non esiste una risposta univoca a questa domanda. Ogni paziente è diverso dall'altro sia per la gravità del sovrappeso sia per le sue aspettative. Il primo elemento da prendere in considerazione per scegliere l’intervento migliore è la gravità del sovrappeso. E’ evidente che in pazienti con obesità molto grave è necessario ricorrere ad interventi in cui, oltre a ridurre il volume dello stomaco per accelerare il senso di sazietà, viene asportata anche un’ampia parte dell’intestino per ridurre l’assorbimento dei nutrienti (es. by-pass gastrico o diversione biliopancreatica).

Questi tipi di intervento combinano l’effetto restrittivo (riduzione del volume dello stomaco) con l’effetto malassorbitivo (asportazione di parte del piccolo intestino) e determinare una riduzione di circa il 40% nell’arco di 18-24 mesi. Questi due tipi di intervento sono molto efficaci quando l’Indice di Massa Corporea (BMI) è >50 e più in generale se il peso di una persona alta 170 cm supera i 150 kg. Per contro essi non avrebbero senso se una perdita più contenuta, per esempio 40-50 kg, porta il paziente in prossimità del suo peso ideale. In questo caso è preferibile procedere con il bendaggio gastrico o con la sleeve gastrectomy. Salvo controindicazioni, tutti gli interventi di chirurgia bariatrica sono eseguiti per via laparoscopica, senza cioè aprire la parete addominale.

Aspetti psicologici e chirurgia per la riduzione del peso

Vi sono alcuni aspetti psicologici che possono influenzare la scelta dell’intervento. Per esempio nei pazienti affetti da bulimia vi è una elevata probabilità che il bendaggio gastrico risulti poco efficace dopo i primi 2 anni perché il paziente inizia a nutrirsi con creme ed alimenti liquidi altamente calorici per soddisfare le sue crisi bulimiche.

Un altro aspetto importante da prendere in considerazione per decidere quale è il “miglior intervento” sono le aspettative del paziente e le sue paure riguardo al peso. Vi sono pazienti che pur rimanendo sovrappeso dopo l’intervento si sentono perfettamente soddisfatti, perché le analisi di laboratorio (glicemia, colesterolo, trigliceridi) ed alcuni disturbi (artrosi, pressione alta, etc) sono spariti o molto migliorati e giudicano soddisfacente il loro aspetto fisico. Altri pazienti non si sentono invece soddisfatti se dopo l’intervento non raggiungono il peso ideale. Per questo motivo dovrebbe sempre essere eseguita un’attenta valutazione psicopatologica prima dell’intervento, così come prescritto dalle linee guida della Società Italiana di Chirurgia Bariatrica.

N&S Store prossimamente online

Questo sito utilizza i cookie per migliorare servizi ed esperienza dei lettori. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.