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Pubblicato da Prof. Dott. Giancarlo Morrone

 

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Lo sperma è il liquido che i maschi emettono attraverso l'uretra durante l'orgasmo. La sua emissione è detta eiaculazione ed è il frutto della contrazione sincronizzata della muscolatura dei deferenti, delle vescichette seminali, della prostata e delle ghiandole del Cowper. Questa contrazione sincronizzata è sotto il controllo di numerose vie nervose. In un soggetto giovane, lo sperma eiaculato ammonta a 2-5 millilitri (mL), con una certa variabilità in relazione alla frequenza dei rapporti sessuali ed alla durata della stimolazione prima dell'orgasmo.

La componente liquida

Lo sperma è costituito da una componente cellulare, gli spermatozoi, e da una componente fluida, il liquido seminale. Il liquido seminale è costituito per il 60% dalle secrezioni delle vescichette seminali, per il 30-40% dal secreto prostatico e per l'1-2% dal secreto delle ghiandole del Cowper. Il liquido seminale ha un pH moderatamente alcalino, di circa 7.5 e contiene approssimativamente il 90% di acqua, alcuni polipepitidi, aminoacidi, fruttosio, carnitina e numerosi sali minerali: Calcio, Sodio, Magnesio, Potassio, Fosforo, Cloro e Zinco. Queste sostanze, insieme alla vitamine C, B ed E, hanno la funzione di fornire energia agli spermatozoi, ridurre lo stress ossidativo che potrebbe danneggiarli,per permettere loro di risalire le tube ed incontrare l'ovulo. In aggiunta a queste sostanze, sono anche presenti modeste quantità di bicarbonato per neutralizzare l'ambiente acido della vagina ed alcuni enzimi ed ormoni: fosfatasi acida, ialuronidasi, estrogeni e sostanze che stimolano la motilità delle vie genitali femminili.

 

La componente cellulare

Gli spermatozoi sono le cellule germinali mature, provenienti dall'epitelio dei tubuli seminiferi ed accumulatisi nell'epididimo e nelle vie spermatiche, fino alle vescichette seminali. In un eiaculato umano normale vi sono da 60 a 300 milioni di spermatozoi per millilitro. Il 90% di questi è mobilissimo solo appena dopo l'emissione. Nelle vie genitali femminili gli spermatozoi possono sopravvivere da 2 a 4 giorni. Di questo tempo di sopravvivenza si deve tener conto per calcolare il periodo fertile della donna. Va ricordato che la presenza o l'assenza di spermatozoi non influenza l'aspetto ed il volume dello sperma. Ne consegue che un eiaculato umano apparentemente normale per quantità ed aspetto, può invece essere del tutto privo di spermatozoi e quindi sterile.

 

Figura 1. Gli spermatozoi osservati al microscopio ottico: oltre alle forme normali possono essere presenti vari tipi di alterazioni della forma (doppia testa, doppia coda etc).

 

sperma
Ai fini della fertilità, solo l’osservazione al microscopio ottico (spermiogramma) garantisce di valutare il numero e la qualità degli spermatozoi e quindi la capacità fertilizzante del campione. Campioni di sperma con meno di 40 milioni di spermatozoi per mL sono classificati come poco fertili.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, con il nuovo Manuale WHO 2010, giunto alla quinta edizione, ha definito i parametri seminali dei soggetti che si sottopongono all’esame, stabilendo i criteri di raccolta e di esame del campione. Secondo queste indicazioni, provenienti da circa 2000 soggetti studiati, la cui partner ha ottenuto una gravidanza negli ultimi 12 mesi, la concentrazione di spermatozoi nel campione al quinto percentile deve essere superiore a 15 milioni/mL, per un valore minimo complessivo di almeno 39 milioni. Inoltre, almeno il 58% degli spermatozoi deve presentarsi vitale al momento dell’esame. Il 40% deve essere mobile (in qualsiasi direzione)e non meno del 32% deve presentare mobilità progressiva e anterograda, cioè in avanti. Infine, almeno il 4% degli spermatozoi deve presentare una forma normale della testa, del collo e della coda.

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